Urne monegasche dalla doppia faccia, quelle da cui hanno visto la luce i gironi validi per le coppe europee nella stagione in corso.
Per le tre compagini belghe impegnate nelle competizioni, rispettivamente Anderlecht in Champions League e Club Brugge e Genk in Europa League(la ormai defunta Uefa Cup), i sorteggi di primo acchito hanno interposto sulla strada per i secondi turni, avversarie complessivamente di buon livello che sarà cosa buona e giusta non sottovalutare.Anderlecht (Gruppo C - Milan; Zenit San Pietroburgo; Malaga)
Per la squadra di Van den Brom, inserita nella terza fascia di partecipanti, si tratta di un gruppo di livello medio: se è andata paradossalmente bene per quanto riguarda la 'grande' del girone, una quarta scelta che metterà di fronte i campioni nazionali con gli spagnoli del Malaga non può che privare di sonni tranquilli gli aficionados in quel di Bruxelles.
MILAN
Formazione tipo: 4-3-1-2 - All. Allegri
Abbiati
Abate Mexes Bonera Antonini
Nocerino Montolivo De Jong
Boateng
Pazzini Robinho
Emblema dello stato attuale in cui verte il calcio italiano, i rossoneri s'apprestano a vivere una delle stagioni più dure della loro recente storia, 'di transizione' come si direbbe tra esperti. Cedute al Paris Saint-Germain, neo-colossi del mercato, le due colonne portanti della rosa Ibrahimovic e Tiago Silva e salutati nell'ormai lontano giugno senatori del calibro di Nesta, Seedorf e Gattuso, il 'club più titolato al Mondo' vive una fase di apparente decadenza.
I ricambi non sembrano essere all'altezza di un Top club europeo ed è risaputo che un organico dai meccanismi non oliati alla perfezione nella coppa di maggior prestigio ha il più delle volte vita breve: proprio facendo leva sul clima di mestizia che aleggia su via Turati lo Sporting può sperare di guadagnare qualche punto contro gli italiani.
L'obbiettivo per migliorare la doppia sconfitta (4-1 e 0-1) subita nell'edizione 2006/07 da parte di un Milan che poi vinse la finale ad Atene è impostare la gara sulle azioni di controgioco, sfruttando la rapidità di Mbokani, Kanu e Jovanovic e, appena possibile, nella verticalizzazione immediata.
Per l'undici di Bruxelles sarà fondamentale puntare forte sul pressing (con eventuali raddoppi ) nella zona mediana del campo e 'fare ingorgo': l'atteggiamento attendista, leggermente 'da provinciale', sposterà il pallino del gioco dalla parte dei milanisti, facendo loro interpetare la parte della grande squadra a livello europeo, ruolo di per il quale a mio avviso non dispongono più nè del talento nè della mentalità.
Detto ciò, data la difficoltà nel far risultato alla Scala del Calcio e le tonnellate d'esperienza internazionale di cui dispone l'avversario, si firmerebbe seduta stante per due pareggi.
ZENIT
Formazione tipo: 4-1-4-1 - All. Spalletti
Malafeev
Anyukov Lukovic Lubocan Criscito
Denisov
Bystrov Witsel Shirokov Fayzulin
HulkDove non arrivano City e Psg, ecco lo Zenith: Martedì 4 settembre, pare una normale giornata di fine estate quella che và consumandosi tra un tuffo in mare e il rimpianto per il campione agognato non giunto nella propria squadra, tra l'ultimo bacio del sole e una sgambata appresso ad un pallone, quando gli emissari russi entrano direttamente negli annali.
'Dalla Russia alla Storia', un titolo già degno come remake di una celebre pellicola con un'ancor più celebre spia per protagonista. Recatisi in Portogallo con 95 Milioni di euro sull'unghia, hanno privato Porto e Benfica dei loro astri più splendenti: Givanildo Vieira de Souza, per il pubblico semplicemente Hulk e Axel Witsel.
Il primo, moloch verdeoro dai novanta chili e spalla di Radamel Falcao nel magico duo che fece le fortune di Vilas Boas ha alleggerito le casse del club russo di ben(secondo le recenti indiscrezioni) 55 milioni di euro, entrando nella top 10 degli acquisti più onerosi di sempre e scalzando gente come Sheva, Buffon o Crespo.
Per il secondo, il ventitrènne centrocampista belga, il Benfica s'è 'accontentato' di cucuzze, con i quali potrà consolarsi della perdita.
Grazie a queste fresche 'zampate', Luciano Spalletti può contare su un organico di tutto rispetto- probabilmente tra i primi dieci in Europa- che presenta una sapiente miscela di esperienza ed esuberanza fisica, sicuro dell'assoluta fiducia dei suoi ragazzi (campioni in Russian Premier League nelle ultime due stagioni).
Su come potranno convivere i nuovi ed onerosi innesti con la 'vecchia guardia' sarà il campo a suggerirlo e la capacità nella gestione dello spogliatoio del tecnico toscano sarà l'ago della bilancia tra la stagione deludente e l'auspicato salto di qualità.
Se la chimica di squadra dovesse arrivare in tempi brevi e modi soddisfacenti, i sovietici potranno dire la loro nella corsa al primo posto del gruppo C.
MALAGA
Formazione tipo: 4-2-3-1 - All. Pellegrini
Caballero
Gamez Demichelis Weligton Monreal
Camacho Toulalan
Joaquin Isco Eliseu
F. Olinga
Gli spagnoli rappresentano la vera incognita del girone: trascinati in Coppa grazie all'abbienza delle casse societarie, rimpinguate dall'arrivo alla presidenza dell'ennesimo scheicco impronunciabile, sembrano giunti ora ad un crocevia.
Pare che Abdullah bin Nasser bin Abdullah Al Ahmed Al Thani (che abbrevierò in Al)- come molti suoi colleghi croce e delizia del business pallonaro- si sia già stufato di compravendere giocatori come fossero pedine e voglia uscire preventivamente da questo Risiko umano, lasciando il Malaga in balia del suo tribolato destino.
Per fare una desamina definitiva sulle possibilità di aprodare al secondo turno degli uomini di Pellegrini, bisognerà capire fino a che punto l'organico verrà smantellato (si registra già la cessione di Enzino Maresca alla Sampdoria) e come la società reagirà sul campo alla perdita dei pezzi.
Basandoci però sul presente, gli andalusi presentano un discreto undici di partenza, un reparto difensivo attento che poco concede agli avversari (Nacho Monreal e Demichielis le sicurezze) e buone alternative davanti, con Joaquin ed Eliseu a creare scompiglio sulle fasce. La punta titolare dovrebbe essere la giovane sorpresa Fabrice Olinga, ma attenzione al conejo Saviola, neo-acquisto e veterano nelle coppe europee.
Europa League
Club Brugge (Gruppo D - Bordeaux; Newcastle; Maritimo)
Discorso sorteggio assimilabile parzialmente a quanto detto riguardo all'Anderlecht, con una 'testa di serie' tutto sommato giocabile ma terze e quarte concorrenti rispettabili ed agguerrite. Tenendo conto
della seconda fascia in cui avevano il privilegio di trovarsi i Blue-Swartz, non si può certo sorridere leggendo, accoppiati ai fiamminghi, nomi come Newcastle United e Maritimo. A discapito del ranking piuttosto basso (l'Europa che conta non li vede partecipare dal 2003) gli inglesi paiono i veri favoriti del pot D. I Magpies possono contare sull'esperienza di nazionali ormai affermati come Coloccini, Cabaye, Cheik Tiotè e Jonas Guiterrez e sull'estro della stella Ben Arfa, corteggiata dall'Europa intera ma rimasta a brillare al St. James Park.
In avanti sfoggiano la rivelazione della passata Premier League, Papis Djemba Cissè, con le sue 13 realizzazioni nel solo girone di ritorno e l'ottimo Demba Ba, compagno di reparto anche con la maglia del Senegal. I Girondini paiono invece leggermente meno minacciosi di quanto fossero un paio di stagioni or sono- periodo in cui s'imposero in Ligue 1 e godevano delle prestazioni di Alou Diarra, Gourcouff, Chamakh poi ceduti per esigenze di mercato- ma rimangono in ciascun ruolo una compagine completa e con buone chanche di giocarsi al meglio le proprie carte a disposizione.
Carrasso, Obraniak, Plasil e Diabaté gli elementi a formare la spina dorsale dei francesi, che a mio avviso partono con le stesse possibilità di passaggio dei cugini belgi.
Il club di Madeira parte con gli sfavori del pronostico e l'inserimento ad un gruppo non semplice: starà nella capacità di sorprendere dei lusitani la chiave di volta della campagna europea.
A scoraggiare i betters a scommettere sui ragazzi di Pedro Martins, l'esperienza internazionale pressochè inesistente ed un gruppo i cui atleti godono di una discreta notorietà unicamente in patria anche se la crescita esponenziale del calcio locale, correlata ad un filotto di eccellenti risultati collezionati recentemente, suggerirebbe di puntare qualche euro sulla causa portoghese.
Genk (Gruppo G - Sporting Lisbona; Basilea; Videoton)
Ha potuto tirare un sospiro di sollievo Mario Been, nel momento in cui ha conosciuto il futuro prossimo dei suoi.
Nonostante fosse inserito nel terzo pot e destinato ad un sorteggio proibitivo, le avversarie designate dalla sorte lasciano aperte le speranze di qualificazione.
Vero è che la favorita al primo posto del raggruppamento è lo stesso Sporting Lisbona giunto nella passata edizione ad un soffio dalla finale di Bucarest e che può ancora contare su atleti di prim'ordine come il bomber Van Wolfswinkel, il centrale olandese Buolahrouz, e una mediana d'elitè con Gelson Fernandez, Izmailov e Diego Capel, quindi pare automatico lottare per la seconda piazza.
L'ostacolo nel percorso belga dovrebbe esser rappresentato dai campioni svizzeri del Basilea, la compagine elvetica con più tradizione fuori dai confini.
L'esperto duo d'attacco Streller-Frei assicura una discreta spinta offensiva, anche se i rossocrociati, eliminati nello spareggio-Champions dal meno accreditato Cluj, sembrano avere qualcosa in meno delle annate precedenti: quasi impensabile che gli uomini di Vogel bissino i risultati dello scorso anno, in cui riuscirono nell'impresa di estromettere dalla massima competizione continentale addirittura il Manchester United.
Quella con il Videoton sarà invece per il Club Brugge una sfida inedita, nella quale parte però con i favori del pronostico per tradizione e valori sul campo.
Confronto percepito anche come chanche per vendicare l'eliminazione dei compatrioti del Gent da parte degli stessi ungheresi.
Quando si dice l'ironia del destino: per Been & co si tratta della seconda società magiara sulla propria strada dopo il Debrecen, facilmente superato nel doppio confronto del terzo turno (7-1 l'aggregate).
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