Fine settimana caratterizzato da numerosi imprevisti e stravolgimenti quello della sesta giornata, i quali hanno probabilmente contribuito a far saltare il banco ai bookmaker locali, modificando percettibilmente le credenziali di alcuni club rispetto alle aspettative d'inizio agosto.
Stop casalingo per i campioni bianco-malva, fermati da un più che mai agguerrito Racing Genk ispirato dall'inedito tandem Joseph-Monrose-De Ceular e costretti ad una doppia rimonta.
Discorso a parte, ma all'ordine del giorno in questo periodo, quello riguardante la razzia di talenti belgi da parte dei falchi del mercato internazionale: dato anche il riconoscimento a livello globale dei vivai nazionali come vere e proprie fucine di talenti (si veda Hazard, De Bruyne e Lukaku, solo per citarne alcuni), si può facilmente comprendere dove gli emissari dei top club europei hanno puntato i radar nella torrida estate ormai giunta all'epilogo.
Quando poi le sirene di Chelsea, o altri importanti esponenti albionici incominciano a risuonare senza posa, seducendo con il loro canto mellifluo, per il campioncino in erba passare dal sogno di mezza estate alla plasibile ipotesi (e relativo desiderio) di cessione è un attimo.
Così è capitato al classe '90 Bentekè, transitato dal Racing Genk(nel cui settore giovanile è cresciuto) all'industriale Birmingham, sponda Villans per una cifra che s'aggira attorno ai 7 milioni di sterline.
Poco importa che la cessione sia la più redditizia nella storia della società vallone e che in seguito alla partenza sia arrivato l'ottimo Benjamin De Ceuelar, l'attitudine del tutto nuova a pescare nella Jupiler League, è leggibile ai soliti due lati della medaglia: se da una parte l'esperienza formativa in campionati più blasonati e le cui squadre possono vantare di infrastrutture migliori, maggiori capacità organizzative, gioca a favore della nazionale che può così disporre di campioni già abituati alla pressione delle gare 'che contano'; dall'altro lato ne risentono increibilmente le società calcistiche belghe, depauperate man mano dei loro pezzi pregiati e la massima serie, sempre più campionato-satellite dell'elite europea.
Tornando alla Pro Ligue, prosegue invece la marcia solitaria del Club Brugge, impostosi al Jan Breydel con un roboante 4-2 sull'ambizioso Standard Liegi: ancora sugli scudi il trio Refaelov-Tchitè-Bacca che, in nome della chimica di gioco, realizzano la totalità delle reti Blau-Zwartz.
Per lo Standard, alla seconda debaclè stagionale, da segnalare il terzo centro di Gonzalez.
Non è per nulla pesato l'impegno infrasettimanale di Europa League, il ritorno del turno playoff contro gli ungheresi del Debrecen, regolati già nella prima sfida con tre reti a domicilio. Gli uomini di George Leekens, insolitamente allergico al turn-over, hanno impartito una dura lezione di calcio anche giovedì- gonfiando la rete per ben quattro volte(per un computo totale di 7-1)- vendicando in parte anche i compatroti del Gent, estromessi la settimana scorsa da un'altra squadra magiara, il Videoton.
In questa giornata di scontri al vertice, basta impattare a Charleroi ai Bufali di Trond Sollied per issarsi ad un solitario terzo posto. I Blue, delusi per un punto che molto somiglia ad un'occasione gettata alle ortiche per allontanarsi dalle dirette concorrenti, si portano in vantaggio grazie alla fronte di Ibrahima Conte, puntuale sul cross di Remacle ad inizio ripresa.
Appiana la contesa il centrale difensivo Bojovic, alla sua seconda segnatura consecutiva e regala ai suoi un prezioso punto.
La vera sopresa si consuma però al Regenboog di Waregem, che vede l'Esseeve travolto da quattro reti dai Dragoni, prima di svegliarsi e portare la gara su un meno pesante 2-4.
Per Berrier e compagni, sconfitti nelle ultime due uscite, sembra essersi già esaurito l'entusiasmo iniziale.
Mattatore della gara per la convincente macchina da gol Mons (il team di Enzino Scifo vanta il secondo attacco in condivisione col più quotato Standard, a quota 14) è il camerunense Nong.
Ad aprire cronologicamente la giornata è il match tra Mechelen e Beerschot. Quello di cui si stanno rendendo protagonisti i giallorossi, di cui l'obiettivo agognato è un sesto posto con annesso Play-off, è un desolante inizio di campionato e la sconfitta interna con gli Orsi di Anversa non aiuta certo a rendere la situazione meno amara.
La doppia punizione (Ojo, Losada) con cui vengono superati tra le mura amiche li piazza ad un passo dai Relegation Playoff e assicura loro un paio di settimane burrascose: che capitombolo!
Vola nelle zone alte il sorprendente Kortrijk, portando a casa il massimo risultato grazie ad un'eccellente prova della capacità balistica di Zukanovic (58'): destro al volo da punizione a due in area e Lokeren contato lungo.
Waasland-Beveren e Cercle si sono dati battaglia nella sfida tra le due cenerentole della Pro league: ultimo posto condiviso e molta bramosia di punti.
E' la seconda squadra di Brugge a farne le spese e candidarsi prepotentemente per il poco ambito titolo di favorita per la retrocessione.
Certo è che i quasi tre goal subiti a partita non aiutano certo un undici tutto sommato decente, valido più del misero punto guadagnato nelle prime sei occasioni.
Detto questo, esulta il Frethiel Stadion con Badash in contropiede e la punizione d'ottima fattura allo scadere del subentrato Ladriére.
Si dividono infine risultato e posta in gioco Lierse e OH Leuven: avanti i gialloneri con Hazurov che in scivolata accompagna in rete un traversone rasosuolo di Yasser.
Dopo aver sbagliato l'impossibile e non aver sfruttato le buone occasioni per chiudere la gara, una su tutte con Menga lanciato solo in contropiede a scucchiaiare di pochi centimetri sopra la traversa, i padroni di casa pagano l'imprecisione all'ultimo istante: lancia De Roeck alla disperata e Pouga si eleva e anticipa quanto basta Sels in uscita per l'1-1 finale.
Il Match di giornata
Anderlecht-Genk
Torna a schierare il miglior undici Van Den Brom, obbligato a tenere il passo di un Club Brugge che non sembra intenzionato a perdere un colpo.
Se il mercoledì di Coppa può farsi sentire nelle gambe dei campioni, ad attenuare l'acido lattico è proprio il fausto esito: assoluto dominio in ogni zona del campo, maggior possesso palla, buon palleggio e due reti finemente costruite (Mbokani, Iakovenko) a ribaltare quell'1-2 che aveva messo i ciprioti del Limassol in condizione di giocare per il pareggio.
Al Costant Vanden Stock si presenta un Genk forse un pò rimaneggiato (tenuto a riposo Vossen e in campo il neo-acquisto Benji De Ceulaer) ma tutt'altro a suo agio nel ruolo della vittima sacrificale.
Sono infatti subito gli ospiti a colpire a freddo lo Sporting con proprio De Ceulaer a ricevere un'intuizione di Buffel e battere Proto con l'aiuto del palo. Il detto 'non tutti i mali vengon per nuocere' ha una nuova impersonificazione.
Les Mauves riprendono subito in mano la gara con una corposa reazione.
Biglia e Jovanovic, quest'ultimo in ben tre occasioni, tentano di centrare il bersaglio ma un Koteles in giornata di grazia nega loro il meritato pareggio.
Nel mezzo del forcing Diemerci Mbokani, decisivo in Champions, si fa maledire dall'intero Vanden Stock spedendo a lato da due metri dall'estremo magiaro, graziando ancora una volta il Genk.
Finalmente a pochi minuti dal duplice fischio, l'Anderlecht raccoglie ciò che merita: su conclusione da fuori di Deschacht stavolta Koteles non è perfetto e il bomber serbo può appoggiare in rete.
Rende vana la grande fatica Joseph-Monrose, riportando avanti i suoi nell'ultima sortita del primo tempo, su un bel traversone dalla destra.
Corre ai ripari Van den Brom, modificando offensivamente l'undici sul rettangolo, con l'entrata di Iakovenko e Bruno a rilevare Kljestan e il terzino destro Odoi.
Le sostituzioni danno subito i suoi frutti e i padroni di casa impattano con il piattone all'altezza del dischetto di Bruno su suggerimento proprio di Iakovenko (51').
La successiva mezz'ora è un monologo bianco-malva, tanto netto quanto inefficace.
E' quindi parità al fischio finale, risultato che scontenta entrambe le parti: l'Anderlecht, perchè è ora staccato dalla capolista Brugge di quattro lunghezze e il Genk, incapace di capitalizzare il doppio vantaggio e costretto a condividere con altre tre compagini la quarta piazza dela graduatoria.
Formazioni
Anderlecht: 4-4-2 (Proto; Deschacht, Wasilewski, Kouyate, Odoi; Biglia, Kljestan, Gillet, Kanu; Jovanovic, Mbokani)
sostituzioni: Iakovenko per Kljestan - 46'
Bruno per Odoi - 46'
Safari per Deschacht - 75'
Genk: 4-4-2 (Koteles; Hamalainen, Koulibaly, Nadosn, Fernandez; Masika, Hyland, Gorius, Buffel; De Ceulaer, Joseph-Monrose)
sostituzioni: Kumordzi per Masika - 59'
Nwanganga per De Ceulaer - 73'
Walsh per Fernandez - 91'
Giornata 6
sab | 01/09/12 | Mechelen | 0 - 2 | Beerschot (Ojo 16' , Losada 90') | ||
Sporting Charleroi | 1 - 1 | Gent (Contè 47' (G) - Bojovic 78') | ||||
Zulte-Waregem | 2 - 4 | Mons (Monteyne, Nong(2), Matthys - Leye, Hynostroza) | ||||
Lierse | 1 - 1 | OH Leuven (Hazurov 45' - Pouga 94' OHL) | ||||
Waasland-Beveren | 2 - 0 | Cercle Brugge (Badash 70' , Ladriere 89') | ||||
dom | 02/09/12 | Club Brugge | 4 - 2 | Standard Liège (Bacca(2), Refaelov,Tchitè - Gonzàlez,Biton) | ||
Anderlecht | 2 - 2 | Genk (Jovanovic, Bruno - De Ceulaer,Joseph-Monrose) | ||||
Lokeren | 0 - 1 | Kortrijk (Zukanovic 58') |
Classifica
Club Brugge 16
Anderlecht 12
Gent 11
Standard Liegi; Zulte-Waregem; Gent; Kortrijk 10
Mons 8
Lierse; Lokeren; Beerschot; OH Lueven 7
Mechelen 5
Waasland-Beveren; Charleroi 4
Cercle Brugge 1
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