sabato 25 agosto 2012

Jupiler Pro League / Sintesi (parte seconda)

Le Outsiders
Tre per quanto mi riguarda sono i team che possono ostacolare la corsa a due per la conquista del trofeo e per le quali l’obiettivo minimo stagionale consiste nella qualificazione al Playoff di fine stagione (primi sei piazzamenti): Standard Liegi, K.R.K Genk e AA Gent.



Riguardo allo Standard, sulle rive del Meuse ci si chiede se la sessione estiva di mercato consista in un beneficio o un generale indebolimento della rosa: le partenze hanno visto coinvolte pedine fondamentali come il difensore Felipe, passato ai tedeschi dell’Hannover e l’islandese Bjarnason(Pescara), oltre a un consistente rientro di calciatori nei club dai quali erano in prestito.
La scossa di maggiore intensità all’11 dei Rouches riguarda l’accasamento della punta Mohammed Tchité ai rivali diretti del Club Bruges: si riuscirà a sopperire all’assenza dell’africano che oltre alle sue discrete performance porta via con sé una dote di undici centri? Per quanto riguarda le entrate mister Ron Jans potrà contare su inserimenti discreti come il portiere Kawashima dal Lierse, il difensore Yohan Tavares dal Beira-Mar e il bomber transalpino Frédéric Bulot (Caen).
A confermare le incertezze della vigilia, sono arrivati soli 4 punti nelle prime tre uscite stagionali. 
Al Maurice Dufrasne viene ospitato lo Zulte Waregem che, per nulla intimorito dalla calda atmosfera(circa 20.000 i paganti), bagna subito le polveri allo Standard  centrando subito il bersaglio dopo 9’ con una portentosa zuccata di Franck Berrier. Subitanea e duratura la reazione, anche se infelice: i tentativi imbastiti da Ogunjimi e Bulot prima e Ajdarevic non sortiscono l’effetto sperato. 0-1 e tutti a casa.
La trasferta a Lierse, nonostante venga giocata per oltre un’ora in superiorità numerica causa due interventi sconsiderati dell’esterno Cofie Bekoe, termina a reti bianche. Lo sforzo degli ospiti per trovare una necessaria vittoria è insufficiente e vano: è ancora molto il lavoro da compiere.
Più soddisfacente il confronto con il Waasland-Beveren, che regala il primo successo. Jans cambia gli addendi nell’undici di partenza e stavolta il risultato cambia: il giovane nigeriano Imoh Ezekiel per un non lucidissimo Ogunjimi, a dare maggior rapidità al reparto offensivo. Ndabashinze apre le marcature per il Beveren, ma l’euforia dura il tempo di un caffè. Gran combinazione nello stretto tra Seijas e Inacio Gonzales e piattone del primo a lambire il palo. Il dominio è abbastanza netto e all’alba della ripresa un profondo cross dalla destra di Goreux viene goffamente indirizzato in fondo alla propria porta da Bas Sibum.                                                                                                                       Suggella la (finalmente) soddisfacente prova, la rete del definitivo 3-1, con il rigore messo a segno da un perfetto Gonzales. Decisivo il fresco apporto di Ezekiel ala causa liegina. Inizia finalmente a intravedersi la luce.





Stesso impervio inizio per il K.R.K Genk, che paga forse le partenze pesanti di Kevin de Bruyne- approdato alla corte di Roberto Di Matteo-  e Daniel Tozser , prelevato dal Genoa. Bisognerà capire quanto degni saranno i sostituti Joseph-Monrose e Gorius, entrambi reduci da precedenti esperienze nella Jupiler Pro League.
I punti di forza su cui puntare per la scalata al successo(ripetendo l’exploit di due stagioni fa) sono il tandem d’attacco Benteke e Vossen, giovani speranze del calcio nazionale e il veterano Thomas Buffel.
Esordio casalingo thrilling: il posticipo serale tiene fede alla sua natura di main event. Sei le reti messe a segno ed equamente divise tra Genk e Cercle Brugge.  Apre per gli ospiti Van Eeno, con una rete di pura presenza: il difensore Ngongca, nel tentativo di spazzare l’area, lo centra in pieno col rinvio ed il pallone termina alle spalle d’un incolpevole Koteles. Dopo nemmeno 5’ Benteke mette le cose a posto inzuccando in rete un cross liftato di Buffel. A metà prima frazione è ancora il belga a dare prova della sua fisicità ricevendo un lungo lancio di Tshimanga , e portando in vantaggio i suoi, dopo uno stop di petto e un controllo a superare in scioltezza l’estremo difensore. Appena mezz’ora di gioco e la difesa del Genk conferma d’esser il reparto traballante che s’era dimostrato nella scorsa stagione. Il rapido Vetokele vola indisturbato da metà campo fino all’interno dell’area e da posizione defilata batte un non perfetto Koteles. Nella ripresa lo stesso magiaro compie uno svarione da pellicola dell’orrore: un ordinario pallone dalla destra indirizzato da Rudy viene prima intercettato, poi ceduto sciaguratamente ad un pronto Van Eeno che ringrazia e firma la doppietta personale. Il gioiello del Racing Vossen si riscopre uomo della provvidenza cogliendo il pareggio a trenta minuti dal fischio finale con una funambolica conclusione volante. Il forcing finale dei Blu non modificherà però più il tabellino.
Più che un punto messo in cascina, il pareggio della gara di Leuven può esser interpretato come un chiaro prototipo di come invece si possano perderne due. Doppiamente in vantaggio a 20’ dalla fine delle ostilità con centri di Benteke e Buffel, seppur con un uomo in meno (Hyland al 35’), è stata concessa la possibilità al OHL di rientrare in partita con la grande conclusione di Gislason, appena deviata. Tra la segnatura dell’1-2 e il rigore del pareggio (Sawaneh), legno centrato da due passi dal bomber nigeriano Ogbu.
Tutta un’altra musica alla Cristal Arena di Genk. Risultato pieno col minimo sforzo. Match intenso e con fasi di gioco convulse. Poche le occasioni nitide per parte. Decide il solito Thomas Buffel raccogliendo una sponda di testa del neo-entrato Limbombe su cross dello stesso centrocampista. La Tribune Zuid può così esplodere di giubilo e celebrare l’insperato successo.



I Bufali di Gand(AA Gent), appostatisi al terzo gradino del ranking un anno fa, cercano di ripetersi in questa nuova edizione della Jupiler Pro League, consci però degli estremi stravolgimenti all’interno della rosa che ha caratterizzato questa bollente estate. Tra i tanti nomi salpati verso altri lidi spiccano i centrocampisti Tim Smolders, Yassine El Ghanassy  e Jesper Jorgensen, autore di 11 realizzazioni. Sono arrivati nella cittadina fiamminga, per citare i più quotati,  Mohammed Messoudi dal Kortrijk e l’israeliano Shlomi Arbeitman (di ritorno dal Westerloo).
Prima uscita favorevole davanti al pubblico di casa. Entra subito nei meccanismi Arbeitman che – complice la retroguardia del modesto Lierse- realizza entrambi i goal della disputa. Primo squillo al 19’ con tocco sotto la traversa susseguente a traversone teso di Messoudi : oltre a decretare il vantaggio si tratta anche della prima trama offensiva completamente confezionata da nuovi acquisti. Al ’28 Merevals non riesce a battere dal dischetto Sels, bravo ad intuire la traiettoria della conclusione. Si resta sull’1 a 0. Nella ripresa l’estremo difensore ospite è decisivo nel  mantenere il gap tra le due squadre di una sola lunghezza. A meno di 15’ dalla ripresa Bruls offre però un cioccolatino ad Arbeitman che, senza avversari a contenerlo, è implacabile nel siglare il raddoppio.
Brutta scoppola al Regenboogstadion di Waregem, dove lo Zulte si impone per tre reti ad una, imponendo ai Bufali una sonora lezione, oltre che come da punteggio, anche a livello di gioco. Dopo nemmeno una decina di minuti, l’esterno Leye pesca solo in area il giovanissimo Trajkovski che di piatto a porta spalancata sblocca la gara. A pochi secondi dall’intervallo viene redatta una nuova pagina del manuale del calcio, sotto la voce ‘contropiede’: Hinostroza taglia il campo in verticale a trovare ancora Franck Berrier, il quale ubriaca di finte Padt prima di depositare nel sacco con un vellutato tocco sotto. Chiude la gara ancora il centrocampista francese, con una conclusione da fuori che si spegne morbida sotto il sette. Gent annichilito. Con l’Essevee già sicuro dei tre punti Remacle può usufruire di un generoso rigore e metter a segno per i suoi il goal della bandiera. Tra le fila dei Blu, finiti sotto la doccia anzitempo Cesar Arzo e N’Dyae per falli di frustrazione.
Contro una delle compagini considerate tra le candidate alla retrocessione diretta, un Gent travolto solamente tre giorni prima dagli ungheresi del Videoton nel preliminare di Europa League, regala a Mister Trond Sollied un’altra parziale delusione. Pronti-via e Gislason batte a sorpresa un calcio piazzato e lancia solo davanti a Padt il compagno Ibou Sawaneh che realizza freddamente.                   Il brasiliano Wallace toglie le castagne dal fuoco con uno stop e tiro incrociato di ottima fattura dopo nemmeno mezz’ora. La restante ora di gioco è un discreto susseguirsi di tentativi di sopraffare l’avversario, ma privi del mordente e della fortuna necessarie.                                                                    Dopo le recentissime performance dei suoi, si levano già le prime voci di discordia riguardanti la guida di Sollied. 

*Nelle prossimi articoli riguardanti la Jupiler Pro League, tratterò le partite singolarmente, così da dedicare uguale vetrina a tutte le compagini.

Di seguito Tabellini e Graduatoria.

Giornata 1
Sat
28/07/12
Sun
29/07/12


Giornata  2
Fri
03/08/12
Sat
04/08/12
Sun
05/08/12


Giornata 3
Fri
10/08/12
Sat
11/08/12
Sun
12/08/12


 

Classifica


Anderlecht ; Club Brugge; Zulte-Waregem    7  
Genk;        5
Standard Liegi; Lokeren; Gent; Kortrijk; Mons; Mechelen   4                     
Cherleroi  3
Lierse; OHL Leuven  2
Cercle Brugge; Beerschot; Waasland-Beveren   1
2
3

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